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5. figurazione visionaria Nell'opera di Alberto Sughi sono drammaticamente unite nella lontananza la primavera climatica e quella metaforica della liberazione, entrambe ancora lontane negli inverni di guerra; ma ancora più atroce è l'immagine di Angelo Titonel, dalla quale ci guarda un viso senza forma, una maschera grigia e muta che pesa sulle coscienze di molti. Torna il sole nell'olio di Franco Mulas, nel quale il mondo sta rinascendo, dopo la burrasca, fresco e nuovo da un châos aurorale; Emilio Tadini ci offre un suggestivo dipinto, forse un ricordo del dopoguerra in un'atmosfera onirica; Concetto Pozzati sembra proporre polemicamente la visione dei tanti microcosmi nei quali viviamo senza chiederci ragioni, senza cercare altro che un'agiata sopravvivenza. |
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