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15. ricerca neo concreta

L'opera di Getulio Alviani è da riempire nel bianco esteso tra le due fasce iridate: è un'opera virtuale;

ancora virtuale appare l'opera di Bruno Munari dove una bandiera sta per prendere forma, ma può anche smarrirsi.

Eugenio Carmi, nelle sue geometrie a tinte pastello, vuole forse sminuire la distanza tra passato e presente,

mentre Giuliano Barbanti, utilizzando anch'egli una pittura geometrica, crea movimento mutevolezza in un'opera che può essere variamente focalizzata.

Infine, la progettualità geometrica di Luigi Veronesi ci lascia il sospetto che si voglia sviare l'attenzione dello spettatore da una realtà insoddisfacente verso una imperscrutabile - e quindi rassicurante - rappresentazione.