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Apre oggi al Bagatti Valsecchi la mostra "Memorie: 50 anni dopo" la Repubblica - anno 20, n. 153, 5 luglio 1995 Oggi, alle 18.30, verrà inaugurata a Palazzo Bagatti Valsecchi la mostra "Memorie: cinquant'anni dopo, 1945-1995". Cosa ha lasciato la Resistenza nella memoria di chi l'ha vissuta in prima persona? Cosa suscita nell'animo di coloro che sono venuti dopo e l'hanno conosciuta attraverso i racconti di altri? Nella mostra, che rimarrà aperta fino al 23 luglio, 92 artisti hanno cercato di rispondere, con quadri, sculture e collage. Ciascuno ha così portato un suo contributo di riflessioni e di emozioni. Non c'è retorica nelle opere, tutte impostate in modo diverso. C'è così chi preferisce denunciare, come Nado Canuti che, con il suo stile astratto e geometrico, rappresenta il "Ricordo di un amico", con una lastra bianca bucherellata come fosse passata davanti a una mitragliatrice: non c'è colore, se non qualche tocco di rosso. C'è invece chi, della Resistenza, coglie l'aspetto gioioso: Carlo Pescatori presenta "Con Kandinskij nella luce della libertà", un quadro a tempera con colori brillanti, dal celeste al giallo e al rosso. La sensazione che si prova davanti al quadro è di completo sollievo e leggerezza. Ma non manca neppure chi trova l'occasione, come Davide Boriani, di problematizzare anche un po': dall'alto al basso della tela, intitolata "Redesign", si vede la trasformazione di una falce e martello in un punto di domanda, attraverso piccoli passaggi. Tra questi 92 artisti spiccano i nomi di Arnaldo Pomodoro, Emilio Isgrò, Ernesto Treccani, Salvatore Fiume ed Emilio Tadini, che, insieme a tutti gli altri pittori e scultori presenti, hanno deciso di donare le opere di questa mostra itinerante (che è già passata da Cremona, Bologna e Siena e si conclude qui a Milano) alle sale di una raccolta permanente. Valeria Vantaggi |
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