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A Palazzo dell'Arte 88 formelle dei più grandi artisti italiani
La Resistenza come arte
Una raccolta unica al mondo

Cultura Magazine - 27 gennaio / 2 febbraio 1995

Sarà il fiore all'occhiello della Galleria d'Arte moderna in fase di allestimento al Palazzo dell'Arte di piazza Marconi. Una collezione unica al mondo, valutata intorno al mezzo miliardo di lire, costituita da una serie di formelle in terracotta appositamente realizzate dai più noti artisti nazionali contemporanei. Da Aligi Sassu ad Arnaldo e Giò Pomodoro, da Luigi Veronesi a Ernesto Treccani, da Pietro Cascella a Ignazio Moncada, a Franco Mulas e altri. Tutti si sono prodigati per rispondere all'invito rivolto dall'Anpi e dall'Associazione nazionale partigiani cristiani in occasione del cinquantesimo della Resistenza: realizzare una formella che ricordi l'evento e sia monito alle generazioni future. E sono state così realizzate 88 autentiche opere d'arte destinate a costituire una collezione unica e irripetibile.

Nei prossimi giorni le associazioni dei partigiani dovrebbero formalizzare la donazione di
questo patrimonio artistico e culturale al Comune di Cremona ritenuto il più idoneo ad
ospitarlo e valorizzarne il contenuto. In realtà le formelle costituiscono una mostra itinerante che dovrebbe toccare le principali città italiane in occasione delle celebrazioni per il cinquantesimo: dopo le tappe già fissate di Siena, Urbino, Bologna e Milano, la raccolta arriverà a Cremona il 25 aprile, da dove poi ripartirà per concludere il proprio giro. A conclusione del tour ritornerà sotto il Torrazzo dove dovrebbe trovare la propria collocazione definitiva in palazzo dell'Arte.

Dal giugno dell'anno scorso è iniziata la messa a norma dell'edificio in vista della trasformazione in Galleria d'Arte Moderna. Le collezioni del Museo Civico di Storia Naturale verranno trasferite nella palazzina dell'Anffas, nei giardini del vecchio Passeggio, in vista, però, di una possibile sede permanente nelle sale affrescate del palazzo Ala Ponzone, una volta restaurate. Nel palazzo dell'Arte, oltre alle formelle di cui abbiamo detto, verrà trasferita la collezione moderna, ora situata nel museo civico di Palazzo Affaitati. Con questo dovrebbe costituirsi il nucleo della futura galleria dì piazza Marconi, dove potrebbero finire anche le maggiori opere degli artisti cremonesi contemporanei. Era un'esigenza particolarmente sentita dalle associazioni, che ora potrebbe essere degnamente soddisfatta.

Così facendo il sistema museale cittadino, già composto da cinque sezioni, si arricchirebbe ulteriormente, giungendo a coprire un arco temporale di tutto rispetto. Ed è stata con ogni probabilità proprio questa circostanza a far cadere la scelta degli organizzatori su Cremona, una città che, seppur colpita, non ha conosciuto le dolorose esperienze di guerra di altre località italiane divenute tristemente note per gli eccidi compiuti dai nazifascisti.

Fabrizio Loffi