Qui batte il sole, qui batte la luna,
qui io divenni ortica, detrito ai piedi di un muro.
Sul tardo mattino le guardie del Re mi portarono fuori.
Le nuvole giravano all'est dietro camini di lavanderie,
tettoie di fornaci. Io vidi
filari di tela bianca sull'erba come spettri primaverili
e udii le cornacchie profetiche ridere senza fine tra le stoppie.
Ridevano per me.
...........................Qui io divenni
terra:
nel pallido sole dell'inverno
un pallido fiume
bagnò la riviera della mia morte
e vidi al di là dell'acqua gli uomini che tagliavano le canne,
tra il mondo visibile ed invisibile
estreme immagini senza sogno
estremi presagi,
.........................finché
aghi di fuoco mi trafissero
finché divenni cieco ai piedi di un muro e non intesi
più le cornacchie ridere e ridere per me.
Qui io divenni ortica per colpa del Re.