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Bologna Biblioteca dell'Archiginnasio 2-20 maggio 1995 Nel 1965 il Comitato Bolognese per le celebrazioni del ventesimo anniversario della Liberazione organizzò la mostra "Arte e Resistenza in Europa". Allora fu scelto di esporre opere create unicamente dal 1925 al 1945, a testimonianza della lotta sviluppatasi in tutta Europa, anche nel mondo dell'arte, contro il fascismo e il nazismo. Unica eccezione fu un'opera di Picasso dedicata ai resistenti spagnoli che a quell'epoca dovevano ancora fare i conti con l'oppressione franchista. Eccezione che ci deve ricordare, tra l'altro, come l'Europa si sia liberata completamente dal fascismo solo molto tempo dopo il 1945. Il tema di allora fu "Cosa hanno fatto gli artisti per la Resistenza e cosa può l'arte per liberarci dal fascismo". Oggi, a cinquant'anni dalla Liberazione, dalla fine di quella mostruosa e inconcepibile crudeltà che fu la seconda guerra mondiale, voluta e provocata dal nazifascismo, queste nuove creazioni vogliono essere una testimonianza di ciò che rimane di quell'insopprimibile anelito di libertà che animò la Resistenza. Anelito che ha saputo tramutarsi nel pieno esercizio della libertà di pensiero, della libertà di espressione, della libertà di circolazione delle persone, delle merci e delle idee, fondamento - assieme alla solidarietà e alla giustizia sociale - di tutte le democrazie europee avanzate e ragione del nostro benessere. Libertà civili che - è bene conservarne la memoria - non derivano da un'astratta affermazione del diritto naturale, ma sono il frutto di una scelta fondante, coraggiosa e sofferta, operata cinquant'anni fa da una cospicua minoranza di combattenti - sostenuti da una maggioranza di italiani stanchi del fascismo e della guerra - capaci di sacrificare la propria vita per valori che oggi sono un patrimonio irrinunciabile di tutti, vinti e vincitori di allora. Questa mostra vuole ricordarci che le società contemporanee si fondano su valori che hanno una storia e una matrice; gli stessi su cui si fonda l'arte contemporanea, inconcepibile senza la libertà più piena. La festa della Liberazione è dunque, pienamente, festa dell'arte e della cultura. E questa mostra di artisti, così significativi, è un modo bello di ricordare il 21 e 25 aprile 1945. Walter Vitali |
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