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  Tolentino
Museo Storico - Castello della Rancia

Mi sento di esprimere, innanzitutto, il sentimento di gioia e di orgoglio della nostra città, decorata al valor civile e militare, che si appresta a divenire "la meta finale" della raccolta "Memorie: cinquant'anni dopo, 1945-1995", nata come mostra e testimonianza itinerante della Resistenza.

Questa raccolta di opere d'arte inedite, figlie di prestigiosi maestri contemporanei, che con la loro creatività ci hanno lasciato un messaggio sulla Resistenza, trova qui sicuramente una degna sede, poiché Tolentino ha sempre avuto una forte tradizione di democrazia e ha pagato un eroico tributo al suo riscatto.

Ciò deriva dalla sua composizione sociale, dalla sua cultura tollerante e solidale, dalla sua storia, e pertanto fa di tutto per ricordare e valorizzare le idee di libertà e il sacrificio di alcuni suoi figli, che contribuirono a fare della Resistenza una pagina gloriosa della storia del nostro Paese. La Resistenza è un periodo breve ma intenso che ha lasciato una profonda traccia nella nostra storia.

Perché è dalla Resistenza, dai suoi valori, dalla Liberazione che ha inizio per tutti noi una nuova vita, la libertà, il piacere di festeggiare la ritrovata voglia di vivere.

Con la Resistenza e dai suoi valori, un ciclo della storia si chiude e un altro si apre: nasce l'Italia di oggi, l'Italia della Repubblica, nasce la Costituzione.

Per la prima volta nella storia d'Italia, un fenomeno politico è sentito allo stesso modo da tutte le classi e da tutti i ceti sociali, per la prima volta gli italiani da "sudditi" si trasformano in popolo, e conquistano, con la Resistenza, quella che viene definita "la coscienza oggettiva di essere un popolo civile".

Le masse operaie e contadine legate da una guerra popolare testimoniano che la Resistenza non è una pura e semplice conclusione armata di una cospirazione antifascista, ma è riscatto, coagulo, incontro e patrimonio ideale delle forze democratiche di un Paese che non sarebbe quello che è, nel bene e nel male, senza di essa.

Essa ha rappresentato con i suoi morti, feriti, mutilati, invalidi, le enormi sofferenze, il biglietto pagato per la democrazia.

Ecco perché noi siamo per ricordare, per avere memoria storica, siamo contrari al nuovo che nasce dal nulla, pretesto per cancellare ogni valore.

Quando tutto sembrava perduto, quando giunse anche la sconfitta militare, fu il valore dei partigiani, gente semplice di ogni estrazione sociale, come i nostri martiri di Montalto, a riscattare l'Italia.

Vorrei concludere rivolgendo un doveroso ringraziamento a tutti coloro che hanno reso possibile la nascita di questa sezione del museo storico.

Un grazie particolare a tutti gli artisti, all'Amministrazione provinciale e al prof. Iandoli, che hanno fatto in modo che si concretizzasse un progetto che impedisce il vanificarsi delle parole e che, anzi, porta a ricordare e ritrovare lo spirito di solidarietà da cui è nata la nostra libertà. Perché fino a quando qualcuno si ritroverà qui a riflettere, vorrà dire che è ancora presente tra noi il ricordo e la gratitudine.

Ing. Giuseppe Foglia
Il Sindaco