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Albero
nero L'albero nero è tetro e angosciante; è la negazione della vita, la sostituzione di forze distruttive alla forza positiva della generazione e del principio creativo. Quando anche gli alberi diventano neri (in una sorta di adynaton), allora l'umanità non ha più motivo di sperare.
Mario Rossello
È nato a Savona nel 1927. Ha partecipato nel 1986 alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma e lavora frequentemente anche all'estero. Rossello si ispira al Futurismo, aderendo però a dati naturali, nei quali la scomposizione e l'espansione dei volumi hanno minore evidenza. Ultimamente si è rivolto al paesaggio, in particolare agli alberi: astratti, non classificabili in una precisa specie, vengono realizzati in varie dimensioni e materiali; a creare la foresta emblematica d'un immaginario naturalismo. Born in Savona in 1927, he often works abroad. In 1986 he exhibited at both the Venice Biennial and the Rome Quadriennial. To a Futuristic matrix, he has added naturalistic elements, on which the decomposition or the expansions of volumes play a secondary role. He has recently devoted his attention to the landscape, especially to the trees: they are made in different dimensions and materials, thus creating the emblematic forest of an imaginary naturalism |
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