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Memoria
e deriva Tra i vecchi oggetti, consunti e corrosi dal tempo, spiccano le punte acuminate e arrugginite delle lame. Il sangue da loro versato è l'unica cosa chiara e viva nella "memoria che si sfolla": uno sfondo potente e inquietante, sul quale una indefinibile composizione lignea sembra muoversi minacciosa come un'arma e dondolare silenziosa come un pendolo.
Giò Pomodoro Artista di grande risonanza internazionale, è nato ad Orciano di Pesaro (PS) nel 1930. Ha partecipato alla Biennale di Venezia negli anni 1952, 1962, 1984, 1986 e 1988 e alla Quadriennale di Roma nel 1959 e nel 1972. Pomodoro ha sperimentato varie tecniche artistiche: scrittura automatica, lavori in ferro saldato, negativi su terra, superfici in tensione e studi sulle strutture portanti. Si è anche dedicato a sculture in pietra e marmo e, di recente, ha realizzato cicli di opere sulla mitologia classica. He was born near Pesaro in 1930. Artist of great international notoriety, he has exhibited at the Venice Biennial in 1952, 1962, 1984, 1986, 1988 and at the Rome Quadriennial in 1959 and 1972. He first experienced automatic writing, welded iron works, prints on clay, then he studied tense surfaces and carrying structures. Only later he has started using stone and marble and has recently devoted his art to the classical mythology. |
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